Sul New England Journal of Medicine dati positivi per il farmaco contro Sma a esordio tardivo

Pubblicati sul New England Journal of Medicine (Nejm) i risultati definitivi dello studio Cherish di fase 3 sul trattamento con nusinersen dell’atrofia muscolare spinale (Sma) a esordio tardivo. “La pubblicazione dei risultati dello studio Cherish sul Nejm sottolinea i notevoli miglioramenti prodotti da nusinersen sulla funzionalità motoria generale e degli arti superiori nei soggetti con Sma a esordio tardivo. Risultati raramente visibili nel normale decorso della malattia, che comporta un costante peggioramento della funzionalità motoria nel corso del tempo”, ha dichiarato Eugenio Mercuri, Uoc Neuropsichiatria infantile del Policlinico universitario Gemelli di Roma e autore principale dello studio.

“Durante lo studio – afferma l’esperto – alcuni soggetti trattati con nusinersen hanno raggiunto importanti traguardi motori, tra cui il gattonamento o la stazione eretta assistita, in altri casi la progressione della malattia ha registrato una stabilizzazione o un rallentamento. Abbiamo inoltre osservato un miglioramento della funzionalità degli arti superiori, tra cui il sollevamento di oggetti”.

L’endpoint primario prespecificato dello studio Cherish era il miglioramento della funzione motoria, definito in base alla variazione, rispetto al basale, della scala Hammersmith Functional Motor Scale-Expanded (Hfmse). La scala Hfmse è uno strumento riconosciuto e concepito specificamente per valutare la funzione motoria nei soggetti affetti da Sma. L’analisi finale ha dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della funzione motoria nei soggetti trattati con nusinersen rispetto al gruppo di controllo sottoposto a trattamento simulato, come osservato sulla base della differenza di 4,9 punti nella variazione media rispetto al basale al mese 15 nel punteggio Hfmse. Nel corso della misurazione delle variazioni rispetto al basale, i soggetti che hanno ricevuto nusinersen (84) hanno raggiunto un miglioramento medio di 3,9 punti al mese 15, mentre i soggetti non sottoposti a terapia (42) hanno registrato una diminuzione media di un punto. L’analisi dei dati definitivi sugli endpoint primari è risultata coerente con le analisi ad interim.

“I dati pubblicati sul New England Journal of Medicine confermano ulteriormente i benefici per le persone con Sma a esordio tardivo del trattamento con nusinersen, primo e unico farmaco al mondo approvato per questa malattia”, ha affermato Alfred Sandrock, executive vice president and chief medical officer di Biogen. “I dati dello studio Cherish fanno parte del più ampio programma di sviluppo clinico mai realizzato a oggi per il trattamento della Sma. L’intero programma dimostra che nusinersen può influire positivamente sulla funzionalità motoria dei bambini affetti da Sma, indipendentemente dalla loro età o dallo stadio della malattia”.

I dati sugli altri endpoint analizzati, tra cui il raggiungimento di nuovi obiettivi motori e la funzione motoria degli arti superiori, erano costantemente a favore dei soggetti sottoposti al trattamento e sono stati considerati clinicamente significativi. La funzionalità degli arti superiori, misurata in base al Revised Upper Limb Module (Rulm), è migliorata nei soggetti trattati con nusinersen (4,2 punti) dal basale al mese 15 rispetto ai soggetti non trattati (0,5 punti). Il Rulm è una misura importante della funzionalità motoria nei soggetti non deambulanti.

Nusinersen – evidenzia Biogen in una nota – ha dimostrato di avere un profilo beneficio-rischio favorevole. I dati di sicurezza erano in linea con quelli previsti per la popolazione generale con Sma a esordio tardivo e per i soggetti sottoposti a puntura lombare ed erano simili a quelli riportati in uno studio in aperto sulla Sma a esordio tardivo.

A seguito dei risultati positivi emersi dall’analisi ad interim, Biogen ha interrotto prematuramente lo studio Cherish in modo che tutti i partecipanti avessero la possibilità di ricevere il farmaco nell’ambito dello studio di estensione in aperto Shine. In aggiunta a Shine, Biogen continua a raccogliere e valutare dati, per fornire una migliore comprensione dell’efficacia e della sicurezza di nusinersen nelle popolazioni affette da Sma. Il programma di sviluppo clinico di nusinersen include dati raccolti in oltre 5 anni di indagine e rappresenta la più ampia raccolta di evidenze a favore di un approccio interventistico per la Sma. Infine, i risultati conclusivi di Endear, lo studio di fase 3 su nusinersen per il trattamento della Sma a esordio infantile, sono stati pubblicati nel numero di 2 novembre 2017 del ‘New England Journal of Medicine’.

15 febbraio 2018

 

Vai al sito AdnKronos

FacebookTwitter
X